Gazzoli: “Obiettivo finire il Picco entro l’anno, vedrete i benefici”

Giornata di conferenza stampa per l’AD dello Spezia Andrea Gazzoli, che dal Centro Sportivo Ferdeghini ha preso la parola per fare il punto sulla situazione dello stadio ma anche per tracciare un bilancio dei suoi primi tre mesi nel club aquilotto. Vi proponiamo tutte le sue dichiarazioni. 

Le parole di Gazzoli

Sullo stadio: “Giocare al Picco contro il Pisa era un nostro obiettivo e non ci siamo riusciti. Sappiamo di aver creato un disagio importante a tifosi e città, visto che tutti noi tenevamo a tornare a casa. Quando si fanno ristrutturazioni così c’è un percorso importante che porta un po’ di sofferenza giocando fuori, ma nel lungo porterà enormi benefici, come la copertura della Curva Ferrovia. Abbiamo messo un grande sostegno economico attraverso la proprietà per una struttura in concessione per 35 anni e che è proprietà della città. Il prossimo step sarà la conclusione dei lavori”.

Sulle tempistiche: “Ci sono stati imprevisti dovuti all’anzianità dell’impianto e che hanno portato a ritardi. In un percorso di medio-lungo termine è un ritardo accettabile, ma ci si arrabbia perché si vorrebbe che tutto fosse finito subito. L’obiettivo è finire entro la fine dell’anno 2023 per giocare con l’intero stadio aperto: ora la preoccupazione è legata anche alle condizioni meteorologiche complicate, anche se le aziende hanno dato grande disponibilità. Poi faremo le nostre valutazioni perché ci piacerebbe migliorare ogni ambito e farlo verso i tifosi”.

Sugli intoppi: “L’auspicio era quello di chiudere a inizio dicembre, ma alcuni step non sono andati a buon fine. Con il Parma sarà impossibile avere la tribuna tutta a disposizione. Stiamo lavorando su ogni pezzo, ma adesso la prima cosa è coprire l’edificio per lavorarci sotto. Il Picco potrebbe poi migliorarsi ancora nella Curva Piscina e nei Distinti, ci sono tanti aspetti su cui si può agire, compresi bar, locali e altro”.

Sulle possibili penali: “Vengo da un’esperienza di un certo tipo e penso che ora fosse importante finire lo stadio e centrare gli obiettivi. Le penali sono un ragionamento non primario, stiamo pensando a finire bene. I rapporti sono ottimi e non si tratta di cose fra appaltatori e committente, piuttosto da partner. Non è come tirar su una villetta a schiera, tocchiamo qualcosa che fa parte della comunità”.

Sulle criticità contro il Cosenza: “È stato un test anche per noi e non tutto è prevedibile. È normale che i led tolgano visibilità perché sono più alti, erano progettati per stare più indietro ma anche in passato le prime file non avevano grande visuale per via delle panchine. Ci lavoreremo, non possiamo cambiare seduta stante senza altre soluzioni, ma le critiche fanno sempre riflettere e le analizzeremo”. 

Sul naming right: “Non c’è niente in atto, nessuna discussione. Finché non sarà finito sarà difficile coinvolgere certi tipi di sponsor, nel rispetto ovviamente di Alberto Picco. Ad oggi non c’è niente”.

 Loading ...