D'Angelo bestia nera del Parma. Il tecnico cerca la spinta giusta

D’Angelo come talismano, ci si aggrappa anche a questo. E se – ricorda Il Secolo XIX – l’allenatore spezzino non ha mai perso contro il Parma in arrivo sabato al Picco, basta anche questo per sperare. A febbraio scorso, con il Pisa, ha pure vinto al Tardini contro Pecchia. Sono solo ricorsi storici, ma è troppo grande la speranza di interrompere una striscia di nove gare senza successi in B per lui e di sette fra A e B per le Aquile in casa. Quindi, nonostante manchi da ieri una settimana alla sfida con i ducali capolisti, è già una sfida da rivincita e da sfruttare. Sarà ancora un Picco senza tribuna, che magari può togliere qualcosa visto anche il grande esodo di tifosi emiliani e la salita è dura.

Motivazione

Serve far scattare qualcosa, c’è bisogno di una spinta forte che solo i risultati possono dare, anche perché chi sta davanti non aspetta. D’Angelo ha elogiato la prima prestazione dei suoi a Marassi, sconfitti da una doppietta di Depaoli e all’orizzonte c’è un’altra squadra difficile da affrontare. Il Parma di Pecchia viene da 1 punto in 2 gare ma da 10 nelle ultime 5 e ha il miglior attacco del campionato oltre a guardare tutti dall’alto insieme al Venezia. Lo Spezia, con i suoi 10 punti totali, è fra le retrocesse dalla A col rendimento peggiore degli ultimi anni (solo il Crotone con 8 fece peggio) e ora D’Angelo dovrà incidere anche su giocatori che sembrano avere più difficoltà del previsto.

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