Si è (ri)preso i galloni da titolare, questa volta per non lasciarli più. Approfittando dell’infortunio occorso a Dragowski a pochi minuti da Spezia-Parma, Jeroen Zoet parla oggi da veterano e leader ai microfoni de La Nazione, con un messaggio chiaro: “Essere concreti e cattivi, ora contento solo i punti. E dobbiamo prenderci la prima vittoria al Picco“. La vittoria di Ascoli è stata importantissima, per tutto il gruppo e per il ritorno al gol di Hristov, uno che “si meritava un rientro così dopo tanti mesi complicati“, ma anche con la consapevolezza chiara che “per vincere bisogna ripartire dal gruppo“.
Concreti e cattivi
Magari non sarà uno Spezia bello, ma più ordinato sicuramente. “Ora conta solo fare risultati, se poi c’è anche la prestazione meglio. Ma dobbiamo essere concreti e cattivi, sporcarci e indossare gli abiti adatti per la salvezza. È l’unica strada, meglio essere brutti e vincenti che belli e perdenti. Dobbiamo migliorare, è ovvio, ma prendiamoci i punti con le unghie e con i denti” il suo mantra. Poi il portiere olandese spiega cosa abbia portato D’Angelo, ovvero la capacità di guardarsi dentro con grinta e con la capacità di mettere tutti di fronte alla cruda realtà dei fatti, chiedendo di dare di più per gli stessi giocatori e per i compagni. La classifica, effettivamente, parla chiaro ma c’è tutto il tempo per recuperare e Zoet ne è consapevole: “Umiltà e grinta non devono mancare, perché una vittoria non cambia tutto e non dobbiamo pensare di essere più forti perché ci chiamiamo Spezia. A contare sono le motivazioni, la fame e l’organizzazione, poi anche le qualità“.
Senza gioie al Picco
Alle Aquile manca ancora il primo successo interno della stagione, un dato che inizia a pesare. “È il prossimo step da fare – ammette l’estremo difensore – a partire dal Bari. Avremo lo stadio pieno pronto a darci passione e voglia di vincere. Dal Picco passa la nostra salvezza, anche contro il Parma ci ha spinto alla grande. I nostri tifosi sono l’arma in più e sta a noi vederli gioire“.
Futuro
Zoet guarda poi anche al prosieguo di carriera. Il portiere è in scadenza di contratto a fine stagione, ma ci sono i primi segnali di una nuova firma. È evidente che dopo quattro stagioni in maglia bianca ci sia da tirare una linea e sulla scorta della dichiarazioni registrate in patria, il giocatore è molto chiaro: “Sto benissimo a Spezia, è nato qui il mio secondo figlio e ho anche comprato casa. Non sono stati anni facili perché ero venuto con l’idea di essere titolare, ma sento di poter ancora dare molto perché sono in forma. Resto sempre a disposizione del club e del tecnico, per dare tutto me stesso per la maglia“.