Restano pochi giorni alla fine del mercato e con essi anche la necessità di risolvere un vero e proprio intrigo, come quello che si chiama Daniele Verde. Restano tante carte sul tavolo: la gestione di Spezia e Palermo, il calciatore e il suo entourage e i tifosi, che vorrebbero tenerlo a tutti i costi. Il nodo si scioglierà prestissimo, ma – scrive Il Secolo XIX – la certezza è che lo Spezia non abbia più intenzione di cedere il giocatore, che fino alla partita col Pisa sembrava invece pronto a cambiare aria direzione Sicilia. La prestazione all’Arena Garibaldi ha ribaltato le aspettative e ora la palla passa al calciatore, che dovrà esporsi in maniera chiara.
Lunga data
La trattativa, si legge, era già partita anche in estate, poi ripresa nelle ultime settimane. L’accordo fra Macia e Rinaudo arriva dopo qualche telefonata, con un prestito oneroso di 100.000 euro e 900.000 circa di riscatto, con obbligo se il Palermo va in A. Accordo poi rimodulato chiedendo 600.000 subito senza opzione. Si parla di un Verde autorizzato a trattare tramite l’agente, che strapperebbe anche uno stipendio da 1,1 milioni in caso di promozione con contratto prolungato al 2026. Con tanto di visite mediche già prenotate per domani a Torino. Fino a Pisa tutto va liscio, poi cambiano le cose e Verde diventa una volta di più decisivo nell’economia della squadra. Ma ora dovrà essere lui a volere la cessione, visto che anche lo stesso D’Angelo fino a due giorni fa non ne aveva notizia. Anche La Nazione parla di posizioni simili e di una resistenza piuttosto forte ora di Macia, non più intenzionato a lasciar partire il fantasista napoletano: situazione in stand-by che si deciderà oggi. Intanto Verde si allena regolarmente.
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Certo che decidere di disfarsi di Verde, e poi dopo che fa due gol e una super prestazione cambiare idea, questo sì che si chiama programmazione.