«Avete fatto un gran bell’acquisto, forse il calciatore che può cambiare la stagione». Marco Rossi, tecnico della nazionale ungherese, ed ex dello Spezia, ha parlato ai microfoni de Il Secolo XIX, del neo acquisto dello Spezia, Adam Nagy. «Se la mia Ungheria ha fatto risultati, se abbiamo il giusto equilibrio, se siamo quelli che siamo oggi, lo dobbiamo anche a lui. Perché ad ogni squadra serve quel giusto equilibrio per poter mantenere le distanze in campo». Per l’ex aquilotto Nagy è un ragazzo eccezionale, d’altri tempi, come valori e come lealtà sotto tutti gli aspetti, ma soprattutto un grande professionista.
Ideale
Per Rossi, Nagy è un calciatore in grado di dare dinamica, che recupera molti palloni, protegge la difesa e si propone per la costruzione corta in maniera molto buona. Forse gli manca il cambio gioco, ma ha un buon passo e se accelera, lo fa davvero. «Ruba e conquista palla nel mezzo come pochi, non ha però il passaggio lungo il cambio a 40-50 metri». Secondo il CT dell’Ungheria è un centrocampista che si offre spesso al disimpegno. In costruzione aiuta molto dietro e se glielo chiedi, si offre anche ad accompagnare l’azione in attacco. Può rappresentare la svolta per lo Spezia, dando un’impronta diversa alla squadra. «In un qualsiasi dispositivo tattico, è per me calciatore essenziale – continua Rossi -. D’Angelo lo ha già avuto a Pisa e se l’ha ripreso vuole dire che ci conta. A centrocampo il suo ruolo ideale è basso davanti alla difesa, ma si adatta. Può fare l’8 o uno degli altri interni perché ha capacità d’inserimento. A novembre scorso ha segnato così contro il Montenegro. In nazionale, da quando ci sono io, sempre convocato, non posso che parlarne bene, ci dà sempre tanto».
Rossi lo ha chiamato anche quando ha capito che a Pisa avrebbe trovato ad inizio stagione poco spazio. «Anche quando non giocava nel Pisa, e con Aquilani giocava poco, con noi ha sempre fatto comunque quasi sempre novanta minuti. A marzo lo richiamerò sicuro, noi giochiamo il 22 e il 26 marzo, sarà con noi, se sta bene Adi è sempre convocato».
Non guarda al futuro
All’Italia non ci pensa, un paio di offerte dalla Premier sono arrivate, l’ultima dal Nottingham Forrest, ma non è ancora ora di lasciare quanto costruito, con un contratto che lo lega alla federazione magiara fino al dicembre 2025, estendibile fino al 2027. «Io non dimentico mai da dove arrivo e neppure di quel periodo allo Spezia. Dove forse sono giunto nell’anno zero di un cammino che poi avrebbe portato all’anno mille, ovvero alla serie A. Ho ricordi bellissimi che mi tengo dentro, per sempre» conclude.
Grande Rossi, in serie D ma anche ora da CT.
Orgoglioso di averti avuto con noi.
Mister Rossi persona seria e disponibile. Ha detto bellemparole e lo ringrazio!