Archiviato il mercato, lo Spezia dà un segnale importante: la squadra di D’Angelo è viva. Come scrive Il Secolo XIX, è presto per dire se salvezza sarà o se la rivoluzione sia stata tardiva, ma quel che emerge è che l’allenatore stia dando un’impronta da 1,1 punti a partita (in 10 gare), con tre vittorie. Ha lavorato fianco a fianco con l’area tecnica per il mercato e ora la palla passa al campo, ma la lotta per la salvezza lascia margini.
Speranza
Il quotidiano spiega come nel 2022/’23, l’anno scorso, in zona rossa ci fossero anche club che erano partiti male ma che poi capovolsero il destino. Allo Spezia, ora con 21 punti, potrebbero bastarne 42-43 per la salvezza, innalzando la media a 1,5 a gara e l’impresa non è impossibile. E l’anno scorso crollò chi stava sopra, Perugia e Brescia su tutti, poi retrocessi. Lo Spezia ora deve pensare a restare vivo, il prossimo mese sarà determinante: ma ora affronterà il prosieguo del campionato con un gruppo rimodellato e che può perseguire l’obiettivo, con maggiore equilibrio. Febbraio sarà un possibile mese verità: Ternana, Cittadella, Modena e Feralpisalò sono quattro avversarie che danno la possibilità di risalire passo passo, ma senza permettersi passi falsi. Per ora gli aquilotti possono accontentarsi di aver lasciato il Lecco all’ultimo posto solitario e agganciato proprio la Ternana. E anche l’ambiente si è riavvicinato. E di questi tempi non è certo poco.
LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH
D’ANGELO: “MERITAVAMO I 3 PUNTI, I NUOVI SI SONO INSERITI BENE”
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