«Sono pronto», poi un pollice verso l’alto ai tifosi, che sono ai margini del piccolo stadio di Follo. Un gesto semplice, che dice molto, se non tantissimo, anche per il futuro dello Spezia. Dunque, come scrive Il Secolo XIX, arrivano segnali importanti da Arkadiusz Reca, che in questi giorni ha ricominciato a calciare sui campi di allenamento e che presto potrebbe rientrare in gruppo. È fermo dal 12 novembre scorso, ultima partita con la Ternana all’andata, che ha anche rappresentato il capolinea dell’avventura dell’allenatore Massimiliano Alvini. Con lui in campo erano arrivati ben 10 punti e fra settembre e novembre scorsi aveva inanellato sette partite di fila tutte da titolare.
La sfortuna non aiuta
Arrivato nel 2021, l’ex nazionale polacco, che per un infortunio aveva dovuto saltare il Mondiale in Qatar, conta oggi solo 70 presenze in maglia bianca. Potevano e dovevano essere davvero molte di più e forse avrebbero cambiato la storia recente degli aquilotti. Presenze importanti anche nell’attuale stagione cadetta, condite dalle reti di Bolzano e quella di Palermo, ma soprattutto con un’utilità tecnico tattica che stava facendo la differenza. Forse, fino all’ennesimo infortunio, il miglior Reca da quando è arrivato dall’Atalanta. Infortuni, dicevamo. Dal 2019 un calvario, partito da uno strappo fino al problema agli adduttori, il più serio ed ultimo. Da quando è allo Spezia, ha saltato qualcosa come 24 giornate di campionato, quasi un torneo. Il calciatore sembra però oramai vicino al rientro, aspetto anche psicologico quanto mai importante per la squadra e per Luca D’Angelo, che non lo ha mai avuto a disposizione.