L’ex attaccante aquilotto Corrado Colombo ha indossato con onore la maglia bianca in due occasioni: prima nel 2007/’08, realizzando 9 reti in 34 presenze e poi nel 2010/’11, totalizzando 27 presenze condite da tre gol. Spezia lo ha proclamato come uno degli eroi della propria storia: bomber indimenticato che ha saputo farsi amare dal pubblico spezzino anche a distanza di molti anni. Risponde sempre molto volentieri quando si tratta del “suo” Spezia: il centravanti segue ancora con passione le dinamiche della squadra di Luca D’Angelo, che lotta per uscire dalla zona rossa della classifica. Verso Reggiana-Spezia, fu proprio lui a giocare l’ultimo scontro diretto fra le due formazioni il 29 agosto del 2010, campionato di Lega Pro. Gol di Marchini per le Aquile e pari di Iraci, con l’attaccante in campo per tutto il match. Da allora, le altre tre sfide si sono sempre giocate al Picco. La redazione di Spezia1906.com lo ha contattato in esclusiva per avere una sua opinione sulla squadra che sta affrontando il campionato di Serie B.
Come la vede la gara di sabato? La Reggiana in casa ha vinto solo due partite, può essere un fattore da sfruttare?
Secondo me bisogna affrontare la sfida senza badare a questi dati. Sarà importante scendere in campo concentrati e cercando di dare il meglio come si è fatto nella sfida con il Sudtirol.
Lei ha giocato l’ultimo Reggiana-Spezia, che finì 1-1: cosa si ricorda di quella sfida?
Ricordo che fu proprio una brutta gara, in cui soffrimmo parecchio riuscendo a pareggiare nel finale. Nella sfida successiva al Picco, invece, riuscii a segnare e vincemmo.
Cosa le ha lasciato l’esperienza a Spezia? quale è stata l’emozione più bella con quella maglia?
Per me è stata una bellissima esperienza, perché a Spezia c’è una piazza molto calorosa che sa trasmettere amore alla squadra. Eravamo un grande gruppo unito e con molti di loro mi sento ancora, si era proprio creata una bella alchimia tra di noi. L’emozione più bella che ho vissuto con la maglia bianca è stata quando ci siamo salvati ai playout nello spareggio contro il Verona (2007 n.d.r.).
Cosa dovrà fare secondo lei lo Spezia per ottenere un altro risultato utile consecutivo dopo la vittoria ottenuta con il Sudtirol?
Lo Spezia dovrà dare continuità sul campo, giocando in maniera determinata e combattiva come ha fatto con il Sudtirol.
Sta seguendo lo Spezia? Secondo lei riuscirà a raggiungere la salvezza diretta?
Certo, seguo lo Spezia e spero ottenga la salvezza. La squadra ha avuto un momento difficile, ma ora è in ripresa anche grazie ai nuovi innesti. Peccato per l’infortunio di Di Serio perché è un giocatore che può essere utile alla causa. Sono fiducioso perché ora sta arrivando una bella continuità di risultati. Onestamente sono dispiaciuto per ciò che è accaduto ad Alvini: è un amico e mi ha allenato per cinque anni. Purtroppo si è trovato a dover affrontare una situazione difficile.
Cosa ne pensa di D’Angelo?
Buon allenatore, sta facendo un ottimo lavoro, sta dando continuità e con i nuovi innesti che sono arrivati sta ottenendo buoni risultati. Come ho già detto peccato che ora ha perso Di Serio, perché poteva essere utile alla causa. Ma tornerà.
Da ex attaccante, un parere su Verde e Falcinelli. Secondo lei possono fare la differenza in avanti?
Penso che Verde sia un buon giocatore che crea sempre buone cose in avanti. Falcinelli è un giocatore esperto, ma se devo dire un nome a me piace Pio Esposito, perché nonostante la giovane età dimostra di avere carattere e qualità.