È ormai alla terza stagione consecutiva in maglia Spezia, con in mezzo un prestito a Venezia, ma Petko Hristov è diventato gradualmente un punto di riferimento importante per tutto il gruppo. Il difensore si è raccontato a La Nazione questa mattina in edicola dopo un periodo travagliato, fatto di infortuni a ripetizione dopo la dolorosa retrocessione, ma anche di un gol fondamentale ad Ascoli. Ora ha ritrovato la titolarità: “Sento lo Spezia dentro, faremo di tutto per salvarci perché la città e la società meritano di stare in alto” esordisce. La voglia di essere leader sempre non gli è mai mancata: “Ho capito che avrei dovuto alzare il livello per crescere tutti insieme, tutti lo stiamo facendo e alziamo l’asticella. Ricordo il primo anno, a 20 anni era difficile perché ero al debutto in A, ma sono cresciuto tanto giocando con continuità anche a Venezia e gradualmente ho preso fiducia, sentendomi più forte” spiega.
Lo Spezia dentro
Negli ultimi tempi sono stati tanti gli stop, “ma hanno accresciuto in me grande forza e coraggio perché non vedevo l’ora di tornare in campo ed essere pronto“. E quasi per caso la maglia bianca è entrata sotto pelle: “Mi sembra quasi di essere cresciuto qui, sto bene a Spezia e lo sento davvero, voglio dare tutto per questa maglia. Porto sempre nel cuore l’immagine del Picco pieno, così come la vicinanza della gente nelle prime partite che ho giocato quest’anno, ho sentito che contava su di me“.
Cammino salvezza
Oggi la Serie A è lontana e nemmeno la salvezza in B è cosa certa, ma il bulgaro non teme il rush finale: “Col Südtirol successo cruciale, ma sappiamo che restano altre nove gare in cui fare punti. Siamo consapevoli della classifica, ma anche che non è la posizione che merititamo. La crescita dell’ultimo periodo è evidente, i nuovi acquisti a gennaio ci hanno aiutato tanto così come D’Angelo” dice. E proprio l’allenatore sembra essere un valore aggiunto vero e proprio: “Mi è piaciuto subito, spinge la squadra, prepara i dettagli, lascia giocare e ci carica“. Sabato il delicato match di Reggio, ma non sarà decisiva: “Tutte le partite saranno fondamentali, andremo al Mapei per vincere perché vogliamo salvarci direttamente. Siamo concentrati sull’obiettivo e non pensiamo ad altro. Siamo più uniti, fino a dicembre ci è mancato questo aspetto e ora ci sentiamo una squadra“. Parole importanti, specie se corredate alla spinta del Picco: “È un gran punto di forza, i tifosi si aspettano tanto da noi ed è normale. Daremo tutto” conclude.
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