Il mercato di gennaio ha portato nuova linfa in casa Spezia, quella che D’Angelo si aspettava per andare avanti su una risalita ripida e difficile. La squadra attuale, rivitalizzata dalle operazioni in entrata, al momento mostra un cammino da play-off: solo una sconfitta nelle ultime nove partite, 14 punti totali, decimo posto complessivo considerando le ultime dieci giornate. Il tecnico pescarese non perde dal 13 gennaio a Como in trasferta e nel nuovo anno soltanto per tre volte la sua squadra non è andata in gol.
Nagy l’equilibratore
Il Secolo XIX oggi in edicola si concentra su uno dei giocatori che attualmente stanno maggiormente influendo sulla squadra: quell’Adam Nagy che ha ricevuto la convocazione in Nazionale e che sta dando al centrocampo dello Spezia un’altra fisionomia. Otto presenze per l’ungherese, sette da titolare: quando è sceso in campo dall’inizio i suoi non hanno mai perso: solo con la Feralpisalò è partito dalla panchina ed è arrivata una sconfitta. Anche a Pisa, ricorda il quotidiano, nelle prime venti partite aveva perso quest’anno soltanto tre partite. Oggi è un punto fermo delle Aquile e anche dopo Reggio ha ribadito la grande voglia di dare tutto per la salvezza. Un contributo sicuramente prezioso.
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