Sulle pagine di Repubblica troviamo un riferimento alla partita dello Spezia a Bolzano. Le Aquile – si legge – ripartono da dove avevano finito la stagione, ovvero col rimpianto di poter fare di più. La differenza tecnica con gli avversari è apparsa evidente, ma da una parte c’è stata una squadra superficiale e pure bella, dall’altra una di combattenti. E due ingenuità clamorose hanno infatti rimesso in partita gli avversari, con due peccati gravi e la dormita finale.
C’è qualità
Il quotidiano sottolinea come la squadra di Alvini abbia prospetti di indubbio valore. A centrocampo Bandinelli, Esposito, poi Antonucci in avanti, gente che è oltre categoria, Moro ha fatto capire di essere pronto per una grande stagione. Meno brillante Cipot, sostituito da Ekdal (rincalzo di lusso) che insieme a Bastoni, Kouda, Cassata e P. Esposito rappresentano una panchina di assoluto tenore. Con queste premesse i bianchi avrebbero dovuto vincere, ma il campionato è appena agli albori e ci sarà il tempo per trovare la cattiveria giusta. Alvini non ha cercato alibi e ha parlato chiaro, ma adesso si guarda avanti.
LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH
ALVINI: “UN 3-3 AL DRUSO POSITIVO, MA NOI TROPPO SUPERFICIALI”
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